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[Avviso:] A LETTORI. | Nelle presenti Arie vi si può facilmente comprendere la maniera di cantar con gratia, l'imitation delle parole, & il modo di scriuer passaggi; & altri affetti, & perche i desiderosi di questa virtù possino essercitarsi, per facilmente conseguirla, le mando in luce con alcuni auuertimenti breui, & utili non meno a Compositori, che a Cantori, parlando sempre per quelli che ne hanno dibisogno. | Deuono primieramente i Compositori considerar' bene quel che hanno da comporre, sia Mottetto, Madrigale, o qualsiuoglia altra cosa, e procurar di adornar con la musica le parole con quelli affetti che gli si conuengono, seruendosi di toni appropriati, accio con questo mezzo siano i lor concetti con piu efficacia introdotti negli animi delli Ascoltanti, che facendo altrimente, có ordinar fuga, o altra compositione, per accommodarui poi le parole, verranno ad esser adornate, & vestite di veste impropria, & aliena. | Hauuta questa consideratione, bisogna auuertire di osseruare i piedi de i versi, cioe di trattenersi nelle sillabe lunghe, e sfuggir nelle breui, perche altrimenti si faranno de barbarismi. | Nel principio di qualsiuoglia compositione affettuosa, & graue, si deue principar con grauità, e senza passaggi, ma non senza affetti, & i passaggi farli in luoghi che nō impedischino l'intelligenza delle parole, e nelle cadenze, auuertendo di farli cader nelle sillabe lunghe, e nelle vocali approuate, come a suo luogho si dirà, e la musica farla cantabile, e piu facile che sia possibile, perche, oltre che sarà piu bella, sarà ancora piu volentieri cantata, e sentita. | Hauendo hauuto mira alla facilità come anco allo sminuire in parte la fatiga dell'intagliatore, si sono accennate per le parti di mezzo nella parte del Basso solo alcune settime risolute in seste, & vndecime in decime, che sono come quarte in terze, tanto piu che le terze, e seste maggiori e minori, & altre consonanze, pare che concorrino da se stesse, mentre si suonano, e cantano insieme. | Alle Arie si permette qualche licenza nel con trapunto per causa de gli affetti. | I Cātori deuono procurar di capire bene in se stessi quel che Nino da citare, massime quādo cātano soli, accio intendendolo, e possedendolo bene, lo possino far intender all'altri, che li stanno a sentire, che questo è il loro scopo principale, e deuono auuertire di intonar bene, e di cantar adagio, cioe con la battuta larga, porgendo la voce con gratia e pronuntiando le parole distintamente, acciò siano intese, e quando si vorrà far passaggi, si auuertisca, che non ogni passaggio è approuato nella buona maniera di cantare, come per esperienza si vede, che alcuni passaggi riescono fatti con instrumenti, che poi con la voce non fanno buono effetto; & però deuono seruirsi di quelli che sono piu approuati, & che riescono per cantare; guardandosi però di farli, come si è detto, in luo|ghi, che impedischino l'intelligenza delle parole, massime nelle sillabe breui, e nelle vocali odiose, che sono la i, & la v, che l'vna rassembra il nitrire, e l'altra l'urlare, ma procurino di passeggiar nelle sillabe lighe, doue à loro beneplacito si potrino trattenere, e nelle tre vocali che restano, che sono a. e. o. le quali sono bonissime per far passaggi, nell'altre dui, quando vi si affrontarà la sillaba lungha, si potrà far qualche accento, o gratia di poche note, che non disdirà, e sopra tutto i passaggi si faccino ad imitation delle parole, e loro senso. | Quando si trouerà vna nota con il punto di augumento, se in esso punto si crescerà a poco a poco la voce nel medesimo tono, farà bonissimo effetto. | Per il crescimento della voce dal tono al semituono si assegna il diesis nella nota ligata per dar ad intendere, che bisogna cominciar à crescere a poco a poco, facendo conto che vi siano 4. come, sino che si arriui al perfetto crescimento, il che quando è fatto bene, commoue assai. | Doue sarà notata la lettera t. si deue trillar sempre con la voce, ancor che sia notata sopra il trillo, o groppetto stesso, & all'hora si deue trillar tanto più. | Il far passsaggi nel vltima sillaba delle parole è contra la regola, ma qualche volta, pur che la sillaba sia lungha, e cada nelle vocali approuate, non disdirà, seguendo pero altre sillabe da far cadenza. | Quando si vuol fare passaggi lunghi, si auuertisca di pigliar il fiato a tempo, per non lasciar imperfetto il passaggio, il che si deue fare in tutti i luoghi, doue fa bisogno di respirare, quando non vi siano pause, o sospiri. | Circa la pronuntia delle parole bisogna far conto cantando di ragionare, & aprir la bocca doue fa di bisogno, conforme ricercano le vocali larghe, e restringerla nelle strette, e nel far passaggi, si tenga sempre aperta, o ristretta, come ricerca la vocale doue occorrerà far il passaggio; & oltre a tutto quello che si è detto, si auuertisca di non far gesti con la persona, o con il volto, mentre si canta, e se pure se ne vuol fare qualcheduno, bisogna farlo con gratia, e corrispondente al senso delle parole, ma non dare nell'estremo. | Altri auuertimenti ci sarebbero, che per breuità li tralascio, rimettendomi nel resto alli scritti del S. Giulio, Caccini, poiche questo è vn picciol' rio, che scaturisce dal fonte delle sue virtù. | Hora se in queste mie carte (benigni lettori) trouarete per auuentura qualche cosa di buono, riconoscetelo da Dio dator di tutte le gratie, e riceuetelo da me per segno di beneuolenza, e se all'incontro vi trouarete qualche mancamento, supplite voi con il valor vostro, e con la medesima mira, che ho hauuta io, che è stata solo di giouar al prossimo e viuete felici.
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