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[fregio] | ILLVSTRISSIMO, ET ECCELLENTISSIMO SIGNOR. | Il lauoro del Monto nelle ſue parti ancorche fra loro diſſonanti, fù creduto da alcuni in harmoniche | proportioni di conſonanza compoſto. Quindi non vi mancò, chi deſſe nome al Sole di Plettro ſono- | ro: Se pure dir non lo vogliamo ſcientiato Maſtro di Ballo, che al ſuono de concenti delle ſfere guida | colasù danzando le Stelle; e quà giù con giuliuo paſſeggio fà che girino alternandoſi frà loro le ſtagio- | ni. Onde già che quiui mi gioua ammirar il Mondo come ſcuola de più ben accordati concerti, do- | uendo dar in luce quevti miei Muvici Componimenti, non ſeppi, che conſacrarlo à Voſtra Eccellenza | picciolo Mondo, in cui le Virtù tutte, con dolciſſimi accoppiamenti fra loro vnite, vn'harmonia la più concorde | compongono. Egli fù gratioſiſſimo penſiero di Sant'Ambrogio, che l'Anima noſtra nel Corpo come in vn Muſico | Stromento ſi troui: Opinione, a cui da proua baſteuole l'Anima Nobile di Voſtra Eccellenza; ſe quella del petto, | ripiglierò con vn'altro Santo, come da Cetra ſonora non sa far vdir in corteſiſſimo tratto, che ſoaui le Melodie. Per | tanto i miei Muſici ſoſpiri, per non hauer à querelarſi d'auantaggio per il Morſo de Critic, e cinquetare de Zoili, ri- | corſero allegri ſotto la Protettione ſicura di Voſtra Eccellenza. Dunque la di lei auttorita ſi degni di compattire qual- | che valore a queſti Componimenti, li quali ben moſtrano, quanto vaglino poco nelle loro minime. Reſti ella ſeruita, | ch'io in qualche parte vadi computando i miei debiti ſenza numero, acciò à tanta ſomma non mi ſgomenti, fra nume- | ri d'harmonia. Egli ſarebbe però poco ſenno, di chi pretendeſſe diſſegnare in queſti fogli frà ſemibreui vna corta eſ- | preſsione di sì lunghe obligationi. Ond'io che tra le pauſe dourei hormai imparare il tacere, non sò che apprendere ad | intuonare ciò, che deuo ſempre mai profeſſare, e mi profeſſero d'eſſer ſenza mutatione veruna. | Di Voſtra Eccellenza Illuſtriſsima. | Humiliſsimo Deuotiſsimo, & Obligatiſsimo Seruitore | D. Natal Monferrato. [fregio] | LETTORE | [ornament] | Ti prego non ſdegnar per vna volta almeno, prima di cantar queſte mie | fatiche darli vna ſcorſa, perche qualche errore di ſtampa che vi poteſ- | ſe eſſere potrai corregerlo, & poi ſe ti gradirano cantarle; aſſicurando- | mi che ſarano compatite le mie debolezze ch'altra mira non hanno che di | ſeruirti. | [ornament]
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