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Al Molto Reu.do Padre, Sig.re & Padron Singolariſs.mo | IL P. BACCELLIER LEONARDO | ZORZI | Prior Vigilantisſimo in Santa Eufemia di Verona. | SE per naturale istinto dell'antica Madre vniuerſal maeſtra delle coſe crea- | te, agl'Augelli non ſolo; ma all'Herbe, & alle Piante è ſtata inſegnata la | via, à quelli di eleggerſi per nido delle loro proli i più eccelſi rami de gl'al- | beri, accioche veſtiteſi delle vaghe piume habbiano più ageuole e men fati- | coſa la strada per eſſercitarſi al volo, & a queste di procacciarſi ſicuro, e | ſaldo appoggio, donde forza riceua la lor debolezza, come apunto oſſeruar | ſi ſuole dalla Pampanoſa Vite, e dall'Hedera ſerpente, che, ſe l'vna brama | il ſoſtegno dell'Olmo ſaldo, non ſchiua l'altra la tutela della forte Quercia; | Con quanta maggiore industria dunque M.R.P. deue l'Huomo, guidato, e retto da ragioneuol di- | ſcorſo vn ſi fatto ammaestramento apprender nel dare alla luce i ſuoi Parti, eſſicurandoli ſu l'emi- | nente fauore di ſaggio, & honorato Nome, ſotto l'ali della cui Protettione felicemente ſe ne ripoſi- | no, ò pur, ſpiegar volendo il volo per il gran Teatro del Mondo, ſotto la ſua difeſa ſpiegar poſſan le penne ſenza periglio alcuno? Quindi è, che non recherà merauiglia s'io d'ingegno deboliſſimo, pro- | curo à queſto mio Parto ſicuro, e ben degno appoggio, la cui forza ſostenga, e protegga la debolez- | za ſua: il che con gran raggione mi è conuenuto procacciargli; percioche eſsendo hoggi il ſecolo tal- | mente lacerato, e guasto da che, chi ſia non sò, dall'Inuida forſe, pochi ſi conſiderano, che da vna | pura, e ſemplice humanità ſoſpinti amino i virtuoſi ſudori, & abbraccino le continue fatiche de Stu- | dioſi: e benche il proprio della Uirtù ſia il ritrouar per via precitipoſi Intoppi, pungenti Spine, du- | ri Bronchi, rabbioſe Leoneſſe, Lupi crudeli, Zoili loquaci, Ariſtarchi maligni, & altri mille traua- | gli; non è però, che non ſi trouino di quelli, che amino le Virtù, & i Virtuoſi ſimilmente con ogni af- | fetto poſſibile ſino al ſommo dell'amore, trà quali la P.V.M.R. ammiro frà gl'altri, come quella, | che ne tiene il grado ſublime; percioche hauendo ella conſumato la maggior parte de giorni ſuoi in | questo Eſſercitio della Muſica (tralaſciato hora per l'impotenza degl'anni) fù ſempre, ſi come al | preſente ſi dimoſtra, amoreuol Fautrice de Virtuoſi, & Amator de Profeſſori di queſta nobiliſſima | Diſciplina; perilche stimo, non gli ſia à diſcaro l'hauer prevo io ardire di dare alla luce queſte mie | Muſiche note ſotto la Scorta, e Protettione del ſuo honorato Nome, il quale hò giudicato eſſergli | neceſſario per doppia cagione; sì perche col tener queſto mio PArto ſcolpito in fronte il Nome di | LEONARDO, a guiſa di LEON'ARDENTE si dimostri fido Custode, e Difenſore contro coloro, | che con la mordace lingua traboccaranno nel precipitio della maledicenza contro tal mia fatica, on- | de ò loro il ſimile auenga, à gl'infelici Iſdraeliti colà nella Sommaria interuenne; ſi anco acciò con | l'iſteſſo Nome di LEONE ſi dimostri benigno, e corteſe à coloro, che con lieto viſo riceueranno, & | abbracciaranno l'isteſſa mia Fatica, che perciò non da morſi, o da fieri artigli offeva riceuano, ma | nella Bocca la dolcezza del Fauo del mele ritrouino, in quella guiva apunto, che al fortunato Sanſo- | ne ſucceſſe. S'aggiunge ancora, che il merito di V.P. lo ricerca, el'obligo mio verſo di lei lo richie- | de; onde che, e per l'vna, e per l'altra cagione mi riſoluo di laſciare vſcire alle Stampe ſotto la ſua | Tutela, queſt'ARMONIA SACRA, la quale, ancorche non ſia di ricompenza eguale a quel mol- | to, che le deuo, ſeruirà non dimeno per picciol ſegno di quel molto, che vorrei; ma mentre più non poſ- | ſo, ſoffriſca ella con evſo me l'impotenza, & accetti in grado l'affettuoſo dono, che con puro, & animo | deuoto le porgo; & amandomi al ſolito mi conſerui per ſempre nella ſua buona gratia, alla quale | mentre humilmente mi raccomando, le bramo dal Cielo il compimento de ſuoi contenti. | Di Uenezia li 20. di Marzo. 1622 | Di V.P.M. Reuerenda | Humiliſſimo, & obligatiſſimo Servuidore | Fra Carlo Milanuzij Agostiniano.
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